Costruendo comunità in apprendimento
“Il Dire e il fare” è un progetto finanziato da Impresa sociale“Con i bambini” incentrato sulla promozione e sviluppo delleComunità educanti. In data 28/02/2023 è iniziato il progetto e deve essere messo in pratica per Gennaio 2025. Per comunità educante si intende il tipo di comunità che fa della relazione, comunicazione e cooperazione tra le parti che la compongono, il punto di forza per creare e portare avanti un posto in cui vivere che sia aperto a tutti senza lasciare indietro nessuno. Lo scopo di questo progetto è quello di ritrovare il ruolo educativo di ogni componente di una comunità e come metterle in comunicazione tra loro per educare/apprendere reciprocamente.
Arci Valdarno è il soggetto gestore del progetto e il Circolo di S. Barbara riveste un ruolo determinante, poiché attraverso“Il dire e il fare”esso può diventare un presidio ad alta valenza educativa, senza togliere la funzione educativa della scuola e coinvolgendo tutte le altre componenti. Non si tratta di inventare dal nulla qualcosa di nuovo e partendo da zero, ma seguendo la metafora dell’Upcycling, si può riscoprire, ricollocare e riqualificare ciò che già si ha. Attraverso chi e/o che cosa tutto questo può realizzarsi?
Grazie ai partner del progetto“Il dire e il fare”:
· Arci e il Circolo di S. Barbara e il Circolo di Vacchereccia
· L’ I.C. di Cavriglia
· La parrocchia di S. Barbara
· L’amministrazione comunale
· Ass. “Rugiada” del Circolo velico
· Diesis Teatrango
Per poter comprendere lafilosofia del progetto, è necessario comprendere che è per via della geolocalizzazione, delle strutture e della storia del posto che a S. Barbara si creano queste situazione. La scuola rimane sempre al centro della funzione educativa e senza grosse aspettative di cambiare il mondo, essa è il fulcro; allo stesso tempo, però, anche famiglie e ragazzi possono e devono essere fonte di quali siano i bisogni e come realizzarli. Tutto ruota intorno a:
PENSARSI INSIEME > PENSARE INSIEME> RISPETTARSI E RISPETTARE > RIFLETTERE SUL PROPRIO AGIRE
Oltre i partner anche e soprattutto ragazzi e famiglie perché anche loro sono portatori di competenze e pensieri (senza giudizio e pregiudizio)
Per garantire la riuscita e l’auspicabile successo del progetto, è necessaria la collaborazione e la cooperazione di tutti i partner di progetto attraverso la partecipazione attiva e periodica a tavoli di lavoro e di confronto e soprattutto alla stipula di unPatto Educativo tra tutte le parti coinvolte.
A CHE PUNTO SIAMO
Questa fase iniziale prevede 3 fasi determinanti: la messa in rete, tutte le attività di gestione e monitoraggio, e un percorso di co-progettazione per la riqualificazione di spazi da mettere a disposizione della comunità, nello specifico uno spazio presso la Parrocchia di Santa Barbara e due locali presso il Circolo di Santa Barbara e di Vacchereccia.
La fase della Messa in Rete, con la costituzione di un team educativo, oltre a permetterci di riflettere su che tipo di comunità di pratiche vogliamo essere e come vogliamo farlo, prevede di conoscere e confrontarsi con realtà che hanno avviato patti di collaborazione in giro per l’Italia, provando a costruire una sorta di repertorio con di pratiche e metodologie da cui prendere spunto e con cui avere la possibilità di aprirsi a nuovi percorsi.
Abbiamo avuto la possibilità di conoscere l’esperienza milanese di “Come Pietre Nell’acqua”, con cui si è parlato di azioni orientate alla crescita collettiva, e con “APPtraverso la Calabria” gestito da CNCA nazionale e con Cultura in Movimento di Torino, i quali ci hanno invitato a costruire e a sviluppare “abitudine a fare insieme”, partendo non solo dai bisogni ma anche dai desideri di ogni componente della Comunità Educante
Abbiamo lavorato a una campagna di comunicazione, che comprende un vero e proprio kit comunicativo attraverso il quale si può comunicare all’esterno e divulgare le informazioni del progetto: logo, hashtag, colori, immagini, ecc.
Per riuscire a coinvolgere attivamente le famiglie e i ragazzi della Frazione e del Comune di Cavriglia, Il team educativo ha proposto di costruire dei momenti di incontro con il territorio. La comunità non è un soggetto omogeneo: la comunità non è fatta solo di portatori di bisogni da prendere in carico, ma come luoghi che hanno da dire su di sè.
Abbiamo approfittato della Festa del Perdono di Santa Barbara per organizzare l’evento:“IL DIRE E IL FARE INSIEME”, un momento di lancio del progetto per coinvolgere le famiglie e la cittadinanza.